Come Gustarlo

La riserva di Sagrantino di Domenico Adanti
Nel cuore dell’Umbria, svela la sua grandiosità il Sagrantino Montefalco DOCG Riserva Il Domenico, prodotto dalla rinomata cantina Adanti. Un’autentica espressione di passione e territorio, custodita in 30 ettari fra Arquata e Colcimino. La cantina, nata dalla visione di Domenico Adanti, rinnova l’antico convento in un tempio moderno di vino. L’attenta scelta delle uve Sagrantino, coltivate esclusivamente nel Cru di Colcimino a 360 metri di altitudine, su terreni argilloso-sabbiosi-calcarei, fa scaturire questa Riserva. Un omaggio all’arte enologica umbra, dedicato al fondatore, sigillo di autenticità nel mondo del vino rosso.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
Il Sagrantino Montefalco DOCG Riserva Il Domenico si concretizza secondo le rigorose regole del disciplinare, con l’utilizzo esclusivo di uve Sagrantino, colte manualmente nella prima quindicina di ottobre. Giunte in cantina, subiscono un’attenta diraspatura e pigiatura. L’avvio della fermentazione alcolica, accompagnata da una prolungata macerazione sulle bucce, avviene in vasche di acciaio inox a 28 °C per un periodo di 28 giorni. Durante questa fase, si attuano rimontaggi e dèlestage periodici per una completa estrazione dei polifenoli dalle bucce. Dopo la fermentazione malolattica, il vino matura in botti di rovere per 36 mesi. Solo dopo tale periodo, il vino è pronto per l’imbottigliamento e affina ulteriormente in bottiglia per almeno 24 mesi nelle strutture apposite della cantina. Questo capolavoro enologico fonde tradizioni territoriali con tecniche d’avanguardia.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Il Sagrantino Montefalco DOCG Riserva Il Domenico è un vino rosso rubino intenso con sfumature granate, il bouquet aromatico che offre al naso è piuttosto ampio, varie sensazioni fruttate di frutta rossa matura, sentori minerali di grafite, sentori speziati di tabacco e sensazioni tostate di caffè. In bocca è un vino rosso caldo e potente con un tannino vellutato ed equilibrato dal finale lungo e persistente. Si abbina a piatti succulenti di lunga cottura come stufati o brasati, ma l’abbinamento adatto può essere anche con sé stesso, in una serata in meditazione abbinata al dialogo.