Come Gustarlo

I migliori terroir del comune di Barolo
Un grande repertorio dei vini tra i più importanti dello scenario italiano. Il Barolo DOCG del Comune di Barolo è la rappresentazione dell’enologo Virna Borgogno di un vino che rappresenta il territorio, dalle sottovarietà Lampia e Michet del Nebbiolo. Un’interpretazione che unisce la tradizione con i migliori terroir del comune di Barolo e ponendo una stretta relazione tra l’espressione di questo grande vitigno con il territorio.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
La vendemmia manuale delle uve di Nebbiolo permette la selezione dei migliori grappoli potendo valutare il corretto grado di maturazione delle uve e lo stato di sanità. Dopo la diraspatura e pigiatura, il mosto con le bucce trascorre 10 giorni di macerazione con la conduzione della fermentazione alcolica ad una temperatura non superiore ai 29-31 °C. Al termine di questo processo e della fermentazione malolattica, il Barolo DOCG del Comune di Barolo affina in botti di rovere da 300-500 litri di rovere francese per un periodo che può variare tra i 18 e i 24 mesi, segue un affinamento in vasche d’acciaio inox e successivamente in bottiglia per arrivare ad un totale di 4 anni di invecchiamento come previsto da disciplinare.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Il Barolo DOCG del Comune di Barolo si riveste nel calice per il suo colore rosso rubino con riflessi granati, al naso offre note intese di frutti rossi maturi, frutta secca andando su note speziate di vaniglia ed una piacevole nota tostata. Al palato è elegante tannini raffinati che sostengono la struttura insieme ad una freschezza persistente, finale lungo dai rimandi aromatici. Un vino rosso che si abbina a carni rosse alla brace, formaggi stagionati e selvaggina.