Come Gustarlo

Un Moscato dal cru Canelli
Nel vasto repertorio dei fratelli Barbero abbiamo anche il Moscato d’Asti Canelli DOCG, un omaggio a questo vino rappresentativo del territorio, un grande selezione dei migliori grappoli dal gran cru Canelli. La varietà Moscato viene definita una varietà aromatica per la ricca presenza di aromi primari tipici del vitigno, che come tutte le varietà aromatiche, si contraddistinguono per un intenso profilo aromatico molto piacevole.
Metodi e tecniche di produzione e vinificazione
Il Moscato bianco viene raccolto alla metà di settembre, in questo caso si ha una raccolta manuale delle migliori uve dal vigneto Canelli, uno dei cru storici e più significativi della zona. Il mosto ottenuto dalla diraspatura e la pigiatura viene lasciato a macerare con le bucce per quale ora, dopo la pressatura soffice il mosto viene messo a fermentare lentamente, insieme alla rifermentazione in autoclave, il processo dura circa 60 giorni. Il Moscato d’Asti Canelli DOCG resta poi ad affinare in bottiglia per un breve periodo.
Esperienza sensoriale e abbinamenti
Il Moscato d’Asti Canelli DOCG risalta per il suo colore giallo paglierino con lievi riflessi dorati, per essere un vino frizzante mostra una spuma consistente, perlage fine e persistente, al naso arriva subito il profumo principale che caratterizza la varietà, seguito da note di canditi e uva passa. Al palato la sua effervescenza da volume al sorso, bilanciato con una buona struttura, fresco e persistente, il finale si allunga su dei richiami fruttati. Un vino dolce che si abbina molto bene con dolci secchi, ma si rivela molto interessante con i formaggi, soprattutto con formaggi stagionati ed erborinati.